Afropunk - autorappresentarsi attraverso l’artigianato e l’arte

Il fenomeno del lockdown, durante la crisi pandemica del 2020 e la più recente ondata del movimento black lives matter, hanno corroborato la promozione di una comunità digitale (e non) multietnica, come spazio di condivisione autogestito bottom-up di valori e sfide simili e di promozione dei reciproci progetti culturali, sociali, imprenditoriali.

Dall’humus di questa comunità digitale nascono quindi collaborazioni volte a promuovere le competenze di ciascuno, nella propria individualità autentica ed espressività irripetibile, trovando nei social media una piattaforma priva di filtri top-bottom in cui la narrativa è in prima persona.

Il progetto fotografico Afropunk, uno dei molti esempi di collaborazioni simili, a cui hanno preso parte il fotografo Modou Diop (Instagram: @ndaanane_photographer), il cantautore Saleamlak Bassani (@solomon_b_boat) e la danzatrice Luwam Aldrovandi Aweke (@aluadeluwam), vuole essere eco di un movimento culturale Afro d’oltreoceano esistente dagli anni ’70, che ha trovato riverbero negli ultimi 15 anni in vari continenti, movimento in cui il brand Almaz trova collocazione stilistica.

Il processo della co-creazione restituisce all’individuo la libertà creativa di esprimere la propria identità, un’identità che non può essere monolitica, soprattutto oggi, dove si è il risultato di non più il contesto territoriale e il bagaglio culturale della propria famiglia, ma di tutti gli input digitali, dei viaggi, delle interazioni on e offline.

L’abbigliamento, così come la capigliatura, è espressione legale della propria individualità, cultura sfaccettata. Diventa quindi importante zoommare sulla propria impronta e valorizzare il desiderio stilistico dell’individuo, lontano dagli altoparlanti dei trend calati top-bottom, re-imparare ad ascoltare la propria unicità. Autorappresentarsi attraverso l’artigianalità e l’arte.

 afropunk Italia

Luwam Aldrovandi Aweke di origini etiopi, è una danzatrice, performer e studiosa in ambito educativo. Da sempre appassionata dell’arte del movimento, nel 2018 incontra le danze tradizionali del West Africa (Mali, Senegal, Guinea Conakry), che fanno tuttora parte della sua formazione artistica. Nata e cresciuta a Bologna tra due culture, si approccia a questo tipo di danze grazie al bisogno di porsi delle domande.

Domande legate alla propria identità, alle proprie radici, storiche, culturali e familiari. Le danze di matrice africana diventano perciò un mezzo fondamentale per abbracciare sempre di più la consapevolezza di non dover scegliere una parte a discapito dell’altra, ma di potersi riconoscere in entrambe scegliendo in che misura.

Ad oggi collabora con varie realtà attive sul territorio in progetti legati alla formazione e alla sensibilizzazione su temi quali genere e intersezionalità, diritti umani e razzismo, accessibilità. Questo percorso di ricerca che intreccia danza e movimento a pedagogia ed inclusione, negli ultimi due anni la porta a viaggiare in Senegal e poi India.

Luwam Aldrovandi Aweke

 

Saleamlak Bassani, aka Solomon B, etiope di origine e "cresciuto nelle zone dell'Italia resistente", inizia a muovere i primi passi nella scena reggae/dancehall insieme a Nico Royale, veterano bolognese.

Nel 2016 iniziano una collaborazione che li porta a fondare, insieme a Downbeat, Roots Balera, progetto itinerante sia a livello locale che nazionale. Alla ricerca di nuovi stili, e non soddisfatto di esibirsi solo su basi strumentali, Solomon B forma la band B-Boat, che debutta nel 2019 con l'album Oltre il muro.

Parallelamente sviluppa la propria carriera solista, realizzando i primi singoli, One by One (2018) e Leone (2020), per l’etichetta bolognese Bassplate Records. È proprio dall’incontro con Herbie D. Faders e Michael Bass, fondatori della label, che nasce un percorso che porta al suo album d'esordio, Saleamlak, fotografia della sua recente evoluzione umana e artistica.

Spotify Solomon B - Ultimo disco "Saleamlak"

  Solomon Bassani

 

Modou Diop di origini senegalesi, in arte Ndaanane (dal wolof Leggenda) è fotografo specializzato nella copertura di eventi, nello specifico matrimoni e battesimi, nonché servizi fotografici commerciali.

Il suo stile fotografico unico cattura la vera essenza di ogni attimo, trasformando momenti ordinari in intramontabili leggende visive. 

Modou ha l'occhio, il cuore e la professionalità per restituire la magia del momento in un capolavoro artistico, che presta attenzione e cura alle esigenze dei committenti.

 afropunk

 

 

Il processo della co-creazione restituisce all’individuo la libertà creativa di esprimere la propria identità, un’identità che non può essere monolitica

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